Fig.1: Incidente accaduto in Antartide
Fig.2: Incidente in Antartide ai giorni nostri.
Fig.3: Misure RADAR sui crepacci
Spostarsi in un ambiente glaciale comporta molti tipi di rischi. Di recente, ci sono sempre più studi inerenti tali pericoli per coloro che necessitano spostarsi su lunghe distanze attraverso il continente antartico o su distanze più brevi in un un ghiacciaio alpino. Per le squadre di esplorazione e logistica in movimento sulla superficie del ghiaccio, il rischio maggiore potrebbe essere ascritto alla presenza di aree crepacciate sepolte, non direttamente visibili dai conducenti dei mezzi meccanici e neache da squadre a piedi. Per questa ragione si sono verificati molti incidenti anche con esito drammatico.
In Antartide il programma di traversata scientifica (come ITASE i.e.) prevedeva l'uso di trattori come Caterpillar e Pisten Bully che trainavano pesanti slitte per migliaia di chilometri per raggiungere l'altopiano del continente antartico (plateau). Passare attraverso un ponte di neve sconosciuto che nasconde crepacci, (10-20 m di larghezza e cento metri di profondità) con autocarri pesanti da 18 tonnellate è stato estremamente rischioso.
Ovviamente, il ritrovamento del vuoto lasciato da un crepaccio rappresenta un obiettivo perfetto per un'indagine radar.
Le figure mostrano alcuni esempi di casi "fortunati" delle passate spedizioni (fig. 1) a quelle dei giorni nostri (fig. 2).
La ridotta profondità di indagine (25-50 m di profondità) e la necessaria alta risoluzione, ha fatto convergere verso il GPR la scelta della strumentazione. Un elicottero munito di un GPS molto preciso fornisce un'accurata mappa della posizione dei crepacci, da cui è possibile valutare la geometria, lo spessore e le condizioni dei ponti di neve. Nella figura 3 si mostra come appaiono i crepacci nei radargrammi. Dalle tracce radar è possibile individuare la posizione del crepaccio, la sua larghezza e lo spessore del ponte di neve che lo sovrasta. Utilissime informazioni per valutare la pericolosità del crepaccio.